Chi siamo

La Fondazione Cesare Pavese ha sede a Santo Stefano Belbo (CN), paese natale del grande scrittore piemontese, di cui divulga, valorizza e promuove l’eredità umana e culturale. A questo scopo, organizza ogni anno il Pavese Festival – rassegna di musica, letteratura e teatro con grandi ospiti del panorama culturale italiano – e dal 2019, il Premio Pavese, omaggio alla figura di Cesare Pavese con cinque sezioni che ne rispecchiano la poliedrica attività: editoria, narrativa, poesia, saggistica e traduzione.

Realtà composita, comprende al suo interno il museo pavesiano e la Biblioteca Civica “Cesare Pavese” di Santo Stefano Belbo. Gestisce inoltre le visite guidate ai luoghi pavesiani santostefanesi. 

Nata nel 2004 per curare le manifestazioni del centenario della nascita dello scrittore (1908-2008), la Fondazione Cesare Pavese raccoglie il testimone del Centro Studi “Cesare Pavese”. Dal 2019 raccoglie sotto di sé tutta la proposta culturale del Comune di Santo Stefano Belbo, proponendosi come strumento di crescita socio-economica del territorio attraverso la cultura.

La sede

La Fondazione Cesare Pavese si trova nel centro storico di Santo Stefano Belbo in Piazza Luigi Ciriotti, 1 (già Piazza Confraternita).

Oltre al museo e alla biblioteca civica, la sede comprende l’adiacente chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, adibita a spazio espositivo e auditorium da 100 posti, una sala convegni da 60 posti e una foresteria per studenti e studiosi. 

La chiesa ospita una serie di cinque grandi tele (200cmx300cm) dell’artista milanese Ernesto Treccani (1920-2009) dedicate a “La luna e i falò” e donate al Comune di Santo Stefano Belbo. Gli schizzi preparatori sono conservati nella sala convegni: uno di questi porta ancora i segni dell’alluvione del 1994 a imperitura memoria del tragico evento. All’esterno si trova invece la scultura “La vigna dei libri”, donata alla Fondazione dall’artista piemontese Tino Aime in occasione del centenario della nascita di Cesare Pavese.

Nella sala convegni sono inoltre custoditi numerosi volumi di critica pavesiana, articoli di giornale, tesi di laurea, saggi e traduzioni provenienti da tutto il mondo.