I luoghi pavesiani
Santo Stefano Belbo è lo scenario in cui prende vita l’ultimo romanzo scritto da Cesare Pavese, La Luna e i falò, pubblicato nel 1950. Attraverso una visita guidata ai principali luoghi pavesiani, è possibile rivivere le vicende del libro e ricostruire nel contempo la biografia dello scrittore. A Santo Stefano Belbo si trovano infatti la casa in cui è nato e la falegnameria del grande amico Pinolo Scaglione, ma anche la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo dove è stato battezzato e la tomba dove è sepolto, oltre ai tanti luoghi simbolo che compaiono nel romanzo e in altre sue opere.
Scoprili tutti
In attesa di visitarli di persona, inizia ad assaporare le atmosfere dei luoghi pavesiani grazie a Io vengo di là, la nostra serie dedicata ai luoghi che hanno segnato la vita e l’immaginario di Cesare Pavese. Scopri l’itinerario: prima stagione – seconda stagione – terza stagione
E se ami camminare nella natura, non perderti il MOM – Multimedia Outdoor Museum, inaugurato in occasione del Pavese Festival 2021. Un vero e proprio museo del territorio all’aperto che si sviluppa lungo cinque itinerari iconici per esplorare i luoghi, i personaggi e i miti dell’immaginario di Cesare Pavese e della sua terra. Scarica la app per Android e iOS e divertiti a espandere i sentieri in altrettanti percorsi digitali. Un modo nuovo di vivere e interpretare il paesaggio tra le colline che circondano Santo Stefano Belbo immersi nella natura e nella cultura di Langhe, Roero e Monferrato.
Santo Stefano Belbo
Santo Stefano Belbo è il paese natale di Cesare Pavese: scopri di più sul luogo simbolo del romanzo “La luna e i falò”.
La casa natale di Cesare Pavese
A Santo Stefano Belbo puoi visitare la casa natale di Cesare Pavese, in cui i genitori dello scrittore trascorrevano le vacanze estive.
La casa di Nuto
Visita la casa-laboratorio di Pinolo Scaglione, il Nuto del romanzo “La luna e i falò” e protagonista della poesia “I fumatori di carta”.
La tomba di Cesare Pavese
Rendi omaggio alla tomba dello scrittore, i cui resti sono stati trasferiti nel cimitero di Santo Stefano Belbo il 7 settembre 2002.
Moncucco
Moncucco è la collina de “I mari del Sud”, punto panoramico di Santo Stefano Belbo da cui si domina tutta la valle del Belbo.
Il casotto della Gaminella
La Gaminella è la collina più imponente di Santo Stefano Belbo: scoprine il paesaggio, con il suo alone di mistero.
La Mora
La Mora esiste tuttora: scopri di più sulla grande casa padronale in cui lavorava Anguilla, il protagonista del romanzo “La luna e i falò”.
La palazzina del Nido
La palazzina del Nido si è preservata intatta nella sua inusuale architettura, conservando il fascino descritto nel romanzo “La luna e i falò”.
La collina del Salto
Speculare a Gaminella, la collina del Salto costeggia la strada per Canelli. Ai suoi piedi puoi visitare la casa di Nuto, il protagonista de “La luna e i falò”.
L’Albergo dell’Angelo
L’albergo dell’Angelo affaccia sulla piazza di Santo Stefano Belbo: qui soggiorna il personaggio di Anguilla al suo ritorno in paese.
La stazione
La stazione di Santo Stefano Belbo, oggi non più in funzione, era la porta sul mondo per chi viveva qui ai tempi del romanzo “La luna e i falò”.
La torre
La torre è ciò che resta del vecchio castello medievale, sopra il centro storico del paese: si può raggiungere a piedi, passeggiando sulla collina.
La chiesa
Dalla scalinata della chiesa parrocchiale di Santo Stefano Belbo Anguilla assiste a un accorato discorso del prete contro partigiani e comunisti.
Il Belbo
Il torrente Belbo separa le due colline di Gaminella e del Salto che fanno da sfondo al romanzo “La luna e i falò”: passeggia lungo le sue sponde.